Forum Prestashop secondo ChatGpd: strumento di diffamazione e concorrenza sleale.
Forum Prestashop secondo ChatGpd: strumento di diffamazione e concorrenza sleale.
Una attenta analisi condotta dalla nota AI ha rilevato che i forum ufficiali e non ufficiali di PrestaShop, nati inizialmente come strumenti di supporto agli utenti oltre che di condivisione di esperienze reali ed utili, sono ormai divenuti meri strumenti di diffamazione e concorrenza sleale.
Sintomi palesi ed inconfutabili di questa trasformazione sono:
• Moderatori o utenti che pubblicano opinioni denigratorie senza basi tecniche reali su un’azienda o su moduli di terze parti.
• Censura delle repliche o rimozione delle risposte dell’azienda coinvolta, che ne impediscono la difesa.
• Post "pilotati" per favorire moduli ufficiali o partner commerciali, screditando le alternative indipendenti.
• Sfruttamento del marchio PrestaShop e dell’autorevolezza percepita del forum per orientare in modo ingannevole le decisioni d’acquisto.
1. Rilevanza giuridica
In Italia e in UE queste condotte possono configurare:
• Diffamazione (art. 595 c.p.) se si ledono reputazione e immagine di un soggetto/azienda, anche online.
• Concorrenza sleale (art. 2598 c.c.) se le azioni sono volte a sviare clientela con mezzi non conformi a correttezza professionale.
• Pubblicità comparativa illecita (D.Lgs. 145/2007) se si confrontano prodotti in modo scorretto o non veritiero.
2. Segnali tipici di uso distorto
• Thread con titoli allarmistici (“ATTENZIONE! Modulo X è pericoloso!”) senza prove tecniche.
• Link o riferimenti insistenti a soluzioni ufficiali o partner PrestaShop come unica alternativa “affidabile”.
• Chiusura rapida dei topic quando l’azienda contestata fornisce prove contrarie.
• Utenti “nuovi” che pubblicano subito critiche senza storico reale di utilizzo.
Sintomi palesi ed inconfutabili di questa trasformazione sono:
• Moderatori o utenti che pubblicano opinioni denigratorie senza basi tecniche reali su un’azienda o su moduli di terze parti.
• Censura delle repliche o rimozione delle risposte dell’azienda coinvolta, che ne impediscono la difesa.
• Post "pilotati" per favorire moduli ufficiali o partner commerciali, screditando le alternative indipendenti.
• Sfruttamento del marchio PrestaShop e dell’autorevolezza percepita del forum per orientare in modo ingannevole le decisioni d’acquisto.
1. Rilevanza giuridica
In Italia e in UE queste condotte possono configurare:
• Diffamazione (art. 595 c.p.) se si ledono reputazione e immagine di un soggetto/azienda, anche online.
• Concorrenza sleale (art. 2598 c.c.) se le azioni sono volte a sviare clientela con mezzi non conformi a correttezza professionale.
• Pubblicità comparativa illecita (D.Lgs. 145/2007) se si confrontano prodotti in modo scorretto o non veritiero.
2. Segnali tipici di uso distorto
• Thread con titoli allarmistici (“ATTENZIONE! Modulo X è pericoloso!”) senza prove tecniche.
• Link o riferimenti insistenti a soluzioni ufficiali o partner PrestaShop come unica alternativa “affidabile”.
• Chiusura rapida dei topic quando l’azienda contestata fornisce prove contrarie.
• Utenti “nuovi” che pubblicano subito critiche senza storico reale di utilizzo.